La pesca alle Isole Eolie
La pesca sportiva è una delle attività più praticate nelle isole dell’arcipelago eoliano. La posizione dell’arcipelago e le sue uniche caratteristiche morfologiche e batimetriche assicurano divertimenti e gustosi bottini. Le tecniche praticabili sono molteplici: pesca con la bolognese tra gli scogli ed in prossimità dei porticcioli, pesca a fondo da riva e, per coloro che sono muniti di natante, è possibile praticare i tradizionali bolentino, traina, o le più moderne tecniche di pesca vertical (Jigging, Kaburae, Inchiku).
Il bolentino sotto costa -20mt/25mt
Nel bolentino di profondità di sotto costa le specie più diffuse sono rappresentate da seppie, calamari e polpi che raggiungono anche notevoli dimensioni. E’ importante munirsi di apposite esche artificiali. Buona anche la presenza di mormore, facili da pescare a scarroccio con l’utilizzo di esca naturale.
Bolentino di media profondità da -25mt a -70/80mt
Una delle tecniche più praticate nell’arcipelago è la pesca a bolentino di media profondità, in grado di regalare abbondanti carnieri e viene effettuata in prossimità delle numerose secche presenti. Le specie più facili da trovare sono: Barracuda, Cernie, Occhiate, Murene, Saraghi, Musdee e Rombi. Da ottobre ad Aprile è molto ricca la presenza del Pagello Fraolino.
Pesca a traina
Un capitolo a parte è rappresentato dalla pesca a traina che può offrire entusiasmanti catture di Ricciole e, trainando radenti al fondale, è possibile imbattersi in Dentici di buona taglia. Navigando a velocità moderate, pescando da mezza acqua fino alla superficie, è possibile pescare Lampughe, Alalunghe, Tonnetti e, se si è fortunati, Pesci Spada.
Pesca al totano rosso
Una menzione particolare merita la pesca al totano rosso che viene praticata dai pescatori locali. Il totano è un cefalopode provvisto di dieci tentacoli di cui due più lunghi. Raggiunge un peso considerevole, non è raro che superi i dieci chili e il metro di lunghezza. Si tratta di un pesce che vive in alte profondità. I locali utilizzano sistemi di pesca che si tramandano da generazioni. Durante l’estate inoltrata, nel tardo pomeriggio, i pescatori approntano le loro barche in legno preparandole alla battuta di pesca che avverrà nelle ore notturne. Il Totano vive in profondità elevate, ma la conformazione dei fondali eoliani presenta batimetriche elevate anche in prossimità della costa e consente di raggiungere le zone di alto fondale senza la necessità di allontanarsi molto dalla riva. L’esca principale è costituita dalla totanara di generose dimensioni, localmente chiamata “Lontro”, che consiste nel calare un cilindro metallico (inox) a cui viene fissata una luce stroboscopica che funge da richiamo. Alla estremità del cilindro viene apposto un cestello di ami senza ardiglione. Esistono naturalmente delle varianti nella costruzione del “lontro”. La tradizione, l’inventiva e la manualità del pescatore consentono notevoli variazioni del prodotto artigianale. L’azione di pesca consiste nel calare in alto fondale la totanara e di recuperare, progressivamente verso la superficie, alternando delle lunghe pause. Attratti dalla luce pulsante, i Totani risalgono verso la superficie dove vengono catturati mediante l’utilizzo di altre totanare di dimensioni più contenute. Sistemi più moderni prevedono l’utilizzo di canne da pesca supportate da mulinelli elettrici e totanare prodotte da aziende specializzate. La pesca al totano, oltre a garantire gustosi bottini, risulta essere molto divertente, per questi motivi è molto praticata dai pesca-sportivi e dai semiprofessionisti.
Le cordinate di alcune secche alle Isole Eolie
Distanza da Lipari porto (miglia) | Cordinate | Cappello (m) | Cadute (m) | |
Secca del Capo | 11 | 38°37’208”N, 014°54’586”E | -8 | -50/-200 |
Secca dei pesci | 10 | 38°35’599”N, 015°06’874”E | -31 | -90/-200 |
Secca Banco del Bagno | 7 | 38°28’000”N, 014°52’800” | -12 | -50/-200 |
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