Panarea: immersioni

Tutta l’area costiera eoliana racchiude paesaggi di straordinaria bellezza ed unicità, ma il mare di Panarea ha un fascino particolare per la presenza di Basiluzzo, Bottaro, Dattilo, Lisca Bianca, Lisca Nera e degli scogli minori che, insieme all’isola, formano un arcipelago a sé stante poggiato su un unico complesso vulcanico, un vero e proprio paradiso per i sub. Le coste di Panarea, oltre ad essere dimostrazione della possente natura vulcanica del luogo, racchiudono, in un breve tratto di mare, numerose meraviglie che rendono la scoperta di questo piccolo arcipelago, tra Lipari e Stromboli, un’ emozione continua che si rinnova da un’immersione all’altra.

Scoglio la Nave

Difficoltà: media
Profondità:10-32m
Corrente: media
Visibilità: ottima

L’immersione si effettua a nord-ovest di Panarea in corrispondenza con lo Scoglio la Nave e inizia con la discesa della parete verticale del faraglione e l’osservazione di spugne colorate, astroides ed alghe che creano un habitat ideale per la colonia di pesci Pappagallo; inoltre, nelle fessure della parete si annidano polpi e murene. L’immersione continua con la scoperta del basamento, dove un fondale composto da grandi massi fa da rifugio a cernie e occhiate.

 Lo scoglio Spinazzola

Difficoltà: facile
Profondità: 0-45m
Corrente: bassa
Visibilità: ottima

In prossimità di Basiluzzo, sul versante ovest tra gli scogli Spinazzola e Basiluzzo, ha inizio l’immersione. A circa 10m di profondità, su un pianoro roccioso, si avvista una zona franata dove, qualche metro più in basso, l’aspetto brullo si trasforma in un’esplosione di colori grazie alla presenza di astroides, spugne colorate, gorgonie, madrepore arancioni e stelle marine che popolano la bianca parete del monolite. Tra le fessure della parete verticale non è difficile incontrare polpi, murene e scorfani mentre il basamento, alla profondità di 45m, è composto da una distesa di grossi massi, habitat ideale per cernie e occhiate.

Il relitto di Lisca Bianca

Difficoltà: impegnativa
Profondità: 25-42m
Corrente: media
Visibilità: ottima

 Il mare delle Isole Eolie custodisce innumerevoli relitti, purtroppo sono pochi quelli raggiungibili, a causa delle profondità proibitive in cui giacciono e a causa dei vincoli archeologici che ne vietano la visita. Uno dei pochi visitabili è il relitto Lanishen, un mercantile inglese affondato nei primi del 900 dopo aver urtato gli scogli di Lisca Nera. Il relitto giace su un fondale di circa 30-40m in posizione di navigazione, tanto da renderlo visibile nella sua interezza già dall’alto; purtroppo lo scafo riversa in un pessimo stato di conservazione, le parti in legno sono quasi totalmente assenti e parte delle lamiere che costituivano la prua sono divelte. La parte più integra del relitto è la poppa dove si distinguono perfettamente il timone e l’elica anche se in parte insabbiata. Il relitto è popolato da cernie, saraghi, murene, castagnole e stelle marine.

 

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