Panarea: escursioni

 

Panarea, nonostante le sue modeste dimensioni, offre a tutti gli amanti della natura numerose possibilità di escursioni sia in barca, basti pensare all’escursione di Basiluzzo, Bottaro, Lisca Bianca, Dattilo e Lisca Nera, sia quelle più faticose alla scoperta dell’entroterra e di Punta del Corvo. Le escursioni nell’entroterra di Panarea permettono di scoprire meandri sconosciuti e di comprendere a pieno l’evoluzione di una località, un tempo basata principalmente sull’agricoltura e la pastorizia, trasformatasi con l’avvento del turismo in meta glamour e d’élite. L’attribuzione di tale notorietà è da ricondurre, parzialmente, all’attività umana che ha contribuito ad offrire sempre più servizi di supporto al turismo ma sopratutto alle attrattive naturali di oggettiva bellezza ed unicità. Consigliamo a tutti coloro che ne hanno il tempo di non tralasciare la visita dell’abitato di Panarea. Nel percorrere le vecchie mulattiere che salgono fino alla vetta di Punta del Corvo si assapora tutta la cruda atmosfera di un popolo che ha dovuto lottare contro l’aspra natura e l’isolamento, avendo pochi mezzi a disposizione. L’opera dell’antica civiltà contadina è tangibile anche da lontano ma è quando ci si immerge in certi luoghi che si comprende l’enorme lavoro realizzato per sottrarre porzioni di terra alla montagna da destinare all’agricoltura e per la costruzione di tutte quelle opere come sentieri, canali e cisterne, essenziali per lo svolgimento di tale attività di sussistenza per l’intera popolazione dell’isola.

 

Il villaggio preistorico di Punta Milazzese

Distanza: 3km
Difficoltà: semplice
Durata: 1 ora

 

La visita al villaggio preistorico, più che di un’escursione, è una bella passeggiata alla scoperta della versante meridionale dell’isola. Il sito archeologico è raggiungibile attraverso una stradina che dal porto conduce all’abitato sovrastante per poi snodarsi, verso sinistra, in direzione Drautto e continuare verso Cala Junco. Il sentiero che conduce al villaggio regala dei bellissimi scorci; nella prima parte si attraversa l’abitato di Drautto, un centinaio di casette bianche sparse lungo la linea costiera e sormontate da enormi scaloni che erano utilizzati a scopo agricolo. Con il diradarsi delle abitazioni inizia la Cala degli Zimmari nella quale è possibile tuffarsi nelle splendide acque che la bagnano e rilassarsi sulla soffice sabbia nera. A questo punto solo un breve tratto vi divide dal villaggio preistorico e dalla magica Cala Junco. L’insediamento, risalente all’età del bronzo, si trova sul promontorio Milazzese ed è composto da 23 capanne a forma ovale e una quadrangolare. In questo sito archeologico sono stati ritrovati diversi reperti, dalle ceramiche alle pentole, dalle macine agli utensili della popolazione Micenea. Il sito, non a caso, è su un pianoro che si protrae verso il mare, protetto da alte pareti che lo rendono un posto ideale per la difesa. Questo fa comprendere l’apprensione rispetto a pirati e invasori. Da qui un antico sentiero conduce a Cala Junco, probabilmente utilizzata ai tempi del villaggio preistorico come darsena, la baia che lo compone è a forma di anfiteatro delimitato ai lati da stravaganti formazioni rocciose che formano una piscina naturale. Questa cala viene definita come una delle baie più belle non solo dell’isola ma dell’intero arcipelago eoliano, le acque che la bagnano assumono strabilianti colorazioni che variano dal verde smeraldo al turchese al blu intenso. La cala nel periodo estivo è quasi sempre molto affollata ma ciò non toglie il piacere di tuffarsi nelle rinfrescanti acque e il piacere di distendersi e rilassarsi in un vero e proprio angolo di paradiso.

 

Da San Pietro a Punta del Corvo

Difficoltà: semplice
Dislivello: 420m
Tempo: 2,5 ore

 

Il sentiero più breve per raggiungere Punta del Corvo è quello che dall’abitato di San Pietro conduce alla vetta. Dal porto si prende la strada principale che porta all’abitato sovrastante e si prosegue per poi immettersi nella segnalata direzione del cimitero. Proseguendo dal cimitero la strada da lastricata diventa in terra battuta fino a trasformarsi in una vera e propria mulattiera. Il sentiero è segnalato con della vernice rossa e bianca sulle rocce in prossimità dei bivi, fate particolare attenzione a questi segnali, un errore potrebbe allungare notevolmente la scalata. Il percorso continua tra una vegetazione brulla composta principalmente da piante arbustive, tipiche della macchia mediterranea, alberi di mirto e cipressi. Una volta raggiunta la vetta splendidi paesaggi con vista sull’arcipelago si apriranno all’orizzonte, insieme alla vista dell’abitato e della parte occidentale percorsa da dirupi e canaloni, ambiente di nidificazione di una colonia del falco della regina. Per coloro che desiderano prolungare l’escursione è consigliata la discesa sul versante meridionale di Panarea in prossimità di Cala Junco e del villaggio preistorico di Punta Milazzese

 

La Calcara e Punta del Corvo

Difficoltà: impegnativo
Dislivello: 420m
Durata: 3 ore

 

Percorrendo la strada che dal porto conduce all’abitato sovrastante ad un tratto arriverete ad un bivio a croce, seguite la via che conduce a destra in direzioni nord, vi troverete nella contrada Ditella dove, oltre all’abitato tipico eoliano, è possibile visitare l’antica chiesetta dell’Assunta. Proseguendo dalla chiesa si raggiungono le sorgenti termali e le innocue fumarole della spiaggia della Calcara. La spiaggia situata in una conca, probabilmente il resto di un edificio vulcanico collassato, regala un paesaggio del tutto insolito; dal suolo si elevano i gas delle fumarole che lo rendono scottante modificandone la cromia e creando dei solchi nel terreno. Da questo punto riprendiamo il percorso salendo verso monte fino ad abbandonare definitivamente la stradina lastricata per immettersi negli aspri sentieri che conducono alla vetta di Punta del Corvo (421m). Il percorso si presenta impegnativo ed è, pertanto, consigliata una discreta preparazione atletica, scarpe adatte, una scorta d’acqua e, nel caso voleste godere dei fantastici tramonti, una torcia; il sentiero, come del resto tutta l’isola, è sprovvisto di illuminazione pubblica. Una volta in vetta potrete godere degli strabilianti paesaggi con vista su Basiluzzo, sull’abitato di Panarea e, più in lontananza, sulle altre isole, ottima scappatoia per uscire dalla mondana vita dell’isola e immergersi nella silenziosa ed aspra natura.

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