Panarea: Basiluzzo

 

Basiluzzo Panarea

Un piccolo arcipelago tra Stromboli e Lipari, così appare Panarea ad una prima vista, isolotti e scogli che dal mare emergono dando luogo ad uno dei posti più fascinosi dell’intero Mediterraneo. Panarea insieme agli isolotti e agli scogli minori, situati in buona parte sul versante orientale dell’isola, costituiscono un unico complesso vulcanico sottomarino. Tra questi, Basiluzzo è il più bello ed affascinante sia per la sua recente formazione, che lo rende uno dei crateri più giovani delle Eolie, sia per le sue dimensioni che hanno permesso qualche piccolo insediamento e lo sviluppo dell’attività agricola. Basiluzzo è situato a circa 2 miglia a nord-est di Panarea e si estende su una superficie di 300mq, rappresentando l’isolotto disabitato più grande delle Isole Eolie. La natura vulcanica del luogo è evidente date le visibili stratificazioni laviche che, nel punto culminante, hanno raggiunto l’altezza di 165m sopra il livello del mare. L’isolotto è principalmente costituito da riolite, minerale di color chiaro che si alterna con il nero lucido dell’ossidiana e il bianco della pomice. La formazione di Basiluzzo risale a circa 50.000 anni fa, molto più recente rispetto agli isolotti vicini e a Panarea, che si sono formati tra i 150.000 e i 130.000 anni fa.

L’attuale porzione emersa di Basiluzzo è quel che resta di un collo vulcanico molto più esteso, ormai eroso dall’azione marina e dai fenomeni bradisismici che creano l’abbassamento del suolo a causa dello svuotamento della camera magmatica. I ritrovamenti a Basiluzzo ci confermano che l’isola, anche se solo visitata, fu frequentata sin dal Neolitico, infatti, ne sono prova i molti reperti ritrovati, riconducibili al villaggio preistorico di Punta Milazzese a Panarea sul versante sud.

Un altro importante rinvenimento risalente al periodo romano è quello dei resti di un pavimento a mosaico e di intonaci colorati, resti di una villa costruita probabilmente da un possidente romano innamoratosi dell’unicità del luogo. Adiacenti alla villa sono stati ritrovati una botte interrata per la raccolta delle acque e una piccola darsena ancora oggi quasi totalmente visibile a 5m di profondità. Basiluzzo, negli ultimi secoli, è stata centro di molte attività agricole e di pastorizia.

Nel 1991, allo scopo di preservare l’ecosistema, è stata creata una riserva naturale integrale che, oltre all’isolotto in questione, comprende tutti gli altri scogli minori. Su Basiluzzo esiste solo un piccolo scalo naturale nella punta più orientale da dove un antico sentiero conduce ad uno spiazzo. Fra le aspre rocce nascono rigogliose piante di rosmarino, capperi, garofani delle rupi, palme nane e il limone delle Eolie. La parte pianeggiante, suddivisa da muretti a secco, un tempo sede di coltura di cereali, è oggi invasa spontaneamente da erica, lentisco e da cipolla comune.

Visitare Basiluzzo significa immergersi in un’atmosfera unica dove l’assoluto silenzio è interrotto solo dall’infrangersi del mare sulla costa e dal fruscio del vento. Raggiunta la vetta è possibile godere di un meraviglioso panorama sugli altri scogli e su Panarea, inoltre, da questo punto è possibile comprendere a pieno l’aspra morfologia di questo disabitato monolite.

Basiluzzo continua a regale emozioni sotto costa, per cui si consiglia, a coloro che ne abbiamo la possibilità, di circumnavigarlo totalmente per osservare la straordinaria morfologia costiera composta da piccole grotte e alte pareti dove sono ben evidenti le stratificazioni laviche e le bizzarre formazioni rocciose che dal mare si ergono come monumenti.Basiluzzo, Panarea, Isole Eolie

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