Escursioni a Lipari

Dal porto di Sottomonastero è possibile iniziare il giro dell’isola di Lipari per poter godere di uno spettacolo meraviglioso tra il blu del mare e le grotte. Il giro può proseguire fino al promontorio del Castello per giungere a Marina Corta. Dalla chiesa di S.Giuseppe alla punta della Crepazza, la costa si presenta rocciosa e scoscesa e lascia spazio a slarghi di meravigliose spiagge, basti pensare alla cala di Portinente e alla punta di Capistello. Oltrepassata punta Crepazza si giunge ad una delle parti più belle dell’isola di Lipari dov’è possibile ammirare la meravigliosa spiaggia di Vinci. La caratteristica di questa spiaggia riguarda la sua costituzione, è chiusa davanti da un promontorio davanti al quale si stagliano gli scogli di Pietralunga, pietra Menalda e il Brigghio. L‘escursione prosegue tra insenature bellissime, infatti, alle pendici del monte Mazzacaruso è possibile ammirare tre tra le più belle insenature di tutta l’isola: la cala del Fico, quella accanto a punta del Cugno e quella che si interrompe a punta del Palmeto. Questo è uno dei percorsi possibili da seguire per esplorare l‘isola via mare. La bellezza di Lipari, come del resto delle altre Isole Eolie, si offre ai visitatori attraverso diverse modalità. Via terra, per esempio, è possibile scoprire altri tipi di bellezza, si tratta di prospettive diverse rispetto a quelle che si hanno facendo un’escursione in barca. Per gli appassionati delle lunghe passeggiate, a circa tre ore di cammino da Castellaro, è possibile ammirare l’affascinante panorama che offre la frazione di Pianoconte. Passando per i vigneti “O Castiddaru”, si raggiunge la cava di Caolino. Dopo la sosta alla chiesetta, dalla quale si gode una suggestiva vista su Salina, Alicudi e Filicudi. Proseguendo poi verso S. Calogero si possono ammirare “A Petra o Vagnu” e “O Cola ficu”. Presso le terme di S. Calogero è possibile visitare il Tolos miceneo, una struttura costruita 3500 anni fa, e alla piscina romana. Un altro luogo suggestivo è, certamente, Lami. Questa frazione è raggiungibile, partendo da Canneto, in due ore di marcia. Certo, il sentiero non dei più agevoli, ma la meta merita tutti gli sforzi fatti per raggiungerla. Si tratta di una delle zone dell’isola con il maggior numero di vulcani spenti ormai ricoperti dalla vegetazione tipica mediterranea e da vigneti. Superata la chiesetta della Madonna del Rosario e raggiunta la località “U Cavadduzzu a Rina”, è possibile ammirare le splendide colate laviche che si spingono fino al mare.

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