La geografia dell’Eolie
L’arcipelago delle Eolie, situato a sud-est del mar Tirreno, si estende su una superficie di 114 kmq per uno sviluppo costiero di 64 km ed è costituito da sette isole maggiori amministrativamente comprese nella provincia di Messina. Lipari, la più estesa delle isole (37,3 km2), insieme a Salina e Vulcano forma un gruppo molto ravvicinato; verso nord-est, circondate da numerosi scogli, si trovano Panarea e Stromboli; a ovest emergono Filicudi e Alicudi. Vulcano, l’isola più vicina alla costa siciliana, separata a nord da Lipari da uno stretto largo mezzo miglio, dista solamente 22 Km dal promontorio di Milazzo. La rete di collegamenti si snoda principalmente via mare attraverso i servizi pubblici di aliscafi e traghetti che garantiscono le tratte dai Porti di Milazzo, Messina, Reggio Calabria, Napoli, Palermo. Negli ultimi anni è stato organizzato un servizio di transfer in elicottero dagli aeroporti di Catania e Reggio Calabria che assicura un trasporto veloce anche quando le condizioni meteo marine non lo permettono. Il clima alle Isole Eolie è sempre temperato, tipico delle zone centro-mediterranee, influenzato, oltre che dalla latitudine e dalla posizione geografica, anche, dalla presenza del mare. Si tratta di isole vulcaniche la cui complessa morfologia è attribuita all’attività eruttiva e all’azione dell’erosione marina. L’aspetto è molto vario: le coste aspre e ricche di dirupi rendono difficili la realizzazione di approdi; la parte interna, in genere montuosa, ( le altezze massime di 962 m a Salina seguita da i 926 m di Stromboli ) è disseminata di crateri spenti. Gli abitanti delle Isole Eolie sono circa 16000, suddivisi, amministrativamente, tra il Comune di Lipari che detiene il controllo anche sulle isole di Alicudi, Filicudi, Panarea, Stromboli e Vulcano, mentre Salina ha una piena autonomia e conta ben tre comuni: Santa Marina, Leni e Malfa. Le precipitazioni, come pure le falde acquifere, sono molto scarse, prevale una vegetazione di tipo cespugliosa ( capperi e ginestra ) e xerofilo ( fico d’india ); molto diffuso è lo sparto, un’erba perenne (Lygeum spartum) appartenente alle Graminacee, diffusa in alcune zone aride e più o meno salmastre della regione mediterranea , con foglie giunchiformi, lunghe fino a 60 cm, e fiori singoli in rade pannocchie; le fibre della pianta, tenaci e resistenti, sono usate per farne cordami o stuoie. Le piante arboree sono quelle tipiche Mediterranee: carrubo, mandorlo, olivo e fico. L’economia, un tempo poverissima, era basata solo sulla pesca e sull’agricoltura. La coltivazione predominante è composta da vigneti ma, a causa dell’aspro territorio, molte pratiche agricole sono di difficile realizzazione. Nonostante ciò, le Isole Eolie vantano una modesta produzione, di ottima qualità, di vini altamente alcolici, basti pensare alla malvasia. Salina, Panarea e Stromboli, detengono più dell’80% del mosto prodotto in tutte le Isole Eolie. Oggi l’economia assume connotati diversi rispetto al passato. L’avvento del turismo ha portato all’abbandono degli antichi mestieri. Il turismo è un fenomeno relativamente recente che è esploso intorno agli anni 60 in concomitanza con l’avvento del cinema nell’arcipelago eoliano. Questo fenomeno, oggi, rappresenta la principale fonte economica per gli abitanti, ma restano parzialmente escluse dai flussi turistici le Isole di Filicudi e Alicudi, dove ancora oggi prevalgono l’agricoltura, l’allevamento e la pesca.
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