ISOLE EOLIE, REGNO DEI VENTI di Franco Leone

850Sette vulcani affioranti dal mare,
due ancora attivi ma cinque ormai spenti,
davanti ai Nèbrodi sembran vagare,
regni di brezze, tempeste e di venti.
Forze inaudite han saputo plasmare,
con la fusione dei quattro elementi,
sette isolette mirabili e amène
nell’Era arcaica del Pleistocène.

 

Sull’orizzonte del mar siciliano
alta, inquietante e possente è la mole
del gran cratere che mostra Vulcano
ancora attivo tra le fumarole.
Ma Vulcanello, la Fossa ed il Piano,
all’alba oppure al tramonto del sole,
donano dolci e soffuse atmosfere.
Splendide sono anche le sabbie nere.

 

5 Vulcan con Lìpari quasi si fonde:
tra lor nel mezzo però c’è uno stretto.
Sa mostrar Lìpari tra le sue sponde
e i suoi colori un piacevole aspetto.
Sulle sue rive si placan le onde
e chi vi arriva si sente protetto.
Le sue chiesette sembran cicladiche:
le sensazioni paion qui magiche.

 

 Da quelle isole poco lontana
scura e di ruggine appare Salina,
nota ai Romani già per l’ossidiana.
Qui la natura si mostra divina,
lei che una volta fu aspra ed arcana:
castagni e felci infoltiscon la cima
di una montagna che un tempo fu ria.
Ivi ora è il regno della Malvasìa.

 

4Ha Panarèa un’apparenza più tersa
con le sue tipiche casette bianche.
Lei tra le Eolie è più fiera e diversa,
sa dilettarsi anche in notti mai stanche.
Con la caldèra ormai spenta e sommersa,
tra cale oniriche, rade e calanche
appare un sogno lei senza confini:
si tuffan tra le sue onde i delfini.

 

Stròmboli è insonne, è il vulcano più attivo.
Un varco aperto dal manto terrestre
mostra perenne un fulgore intensivo.
Ma dal suo suolo germoglian ginestre,
àgavi e ibìschi in rigoglio assai vivo.
Bianche dimore spalancan finestre
sul mare oppur sulla Sciara del Fuoco:
vivere a Stròmboli è arduo e non poco.

 

 

manuel conderaInfine al largo, lontan, solitari,
son due vulcani in parvenza più ignudi.
Ma tra carrubi ed arbusti assai rari
bella e imprevista appar Filicùdi.
Laddove invece s’incontran più mari
vi è un paradiso di nome Alicùdi.
Eolo ancor vive, signore dei venti,
su quei vulcani un po’ attivi e un po’ spenti.

 

Share Button