Geografia di Lipari
Lipari, distante 38,5 Km da Milazzo, detiene la maggiore estensione tra le Isole Eolie ( 37,6 kmq), con una lunghezza di 9,5 km ed una larghezza media 5 km.
E’ la seconda isola per distanza dal promontorio di Milazzo, preceduta da Vulcano e separata da questa da uno stretto lungo meno di mezzo miglio, detto anche bocca di Vulcano.
Di chiara origine vulcanica, con un periplo di 15 miglia, l’isola presenta coste alte e frastagliate, con numerosi scogli, grotte e faraglioni.
La superficie dell’isola ha forme molto irregolari, alcune montagne si separano solo nella parte sommitale, mentre altre appaiono totalmente indipendenti.
I rilievi principali dell’isola sono Monte S. Angelo, Monte Chirica, Monte Pilato e Monte Mazzacaruso.
La possente natura vulcanica e la costante azione erosiva del mare ha creato crepacci e scarpate soprattutto sulla costa occidentale che appare scura e tenebrosa, mentre gli altri pendii appaiono più dolci e in parte colorati dal bianco della pomice.
Il comune di Lipari, appartenente amministrativamente alla provincia di Messina, comprende le isole di Vulcano, Stromboli, Panarea, Alicudi e Filicudi, conta circa 14000 abitanti.
Il principale nucleo abitativo dell’isola di Lipari si sviluppa lungo Marina Corta, Marina Lunga e la fortificazione del Castello, altri piccoli centri sono situati nelle contrade di Canneto, Pianoconte, Acquacalda e Quattropani, tutti collegati tra loro da un’efficiente rete stradale.
Lo sbarco sull’isola avviene al porto di Sottomonastero, adiacente al lato nord della fortificazione del Castello; ricordiamo che a Lipari sono presenti altri due porti, nello specifico, a Marina Corta, ormai utilizzato come ricovero di pescherecci, e la darsena turistica di Pignataro, unico ricovero sicuro insieme a quello di Santa Marina a Salina.
Lipari è il centro economico principale dell’intero arcipelago, le sue attività sono strettamente legate alla pesca, all’agricoltura e al più recente fenomeno turistico.
L’agricoltura, così come in tutte le altre isole, ha assunto nel corso dei secoli un ruolo fondamentale per il sostentamento degli abitanti, i terreni, sapientemente terrazzati, sono destinati alla coltivazione di vite, olivo, cappero e in piccola parte anche a frutteti e cereali.
Analogo è il discorso per quanto concerne la pesca, questa ha sempre assunto un ruolo centrale nel settore economico; il pescato viene immesso nel mercato locale ed in caso di abbondante pesca viene destinato ai mercati ittici di Milazzo e Messina.
Fino a qualche decennio fa, inoltre, dal Monte Pelato veniva estratta la pomice, lavorata ed esportata all’estero.
Il turismo assume oggi la più grande fonte di reddito per i “liparoti”, molti dei quali hanno abbandonato i vecchi mestieri per dedicarsi al meno faticoso, ma più remunerativo, settore turistico.
Oggi Lipari conta ottime strutture alberghiere ed un efficiente rete di servizi capace di soddisfare tutte le esigenze dei visitatori.
I flussi turistici assumono notevoli proporzioni nel periodo che va da Aprile a Settembre.
Durante il resto dell’anno, nonostante il clima favorevole, non si registrano particolari flussi turistici e dunque guadagni elevati così come avviene nel periodo primaverile ed estivo, per questo, gli abitanti, in questo periodo, si dedicano ad attività quali l’edilizia e l’agricoltura.
Lipari, pur essendo un’isola, assume i connotati di una vera e propria cittadina, anche grazie alla presenza dell’unico Complesso Ospedaliero Eoliano, dotato anche di camera iperbarica.
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