Naumachie – Taormina
La Naumachia di Taormina è un lungo prospetto murario di circa 122 metri e alto cinque e si trova a poca distanza dal Teatro e vicino all’attuale piazza Vittorio Emanuele. Il nome fu dato da Filippo d’Orville che, nel Settecento, chiamò questo terrazzamento Naumachia perchè suppose che in età romana, in quel terrazzamento, o comunque in quello spazio, si svolgessero giochi navali. Il grande muro della Naumachia di Taormina è il secondo reperto architettonico risalente all’età imperiale romana presente nella città. Il lungo prospetto murario fu liberato nel 1943 ed oggi è visibile in tutta la sua estensione. La struttura alterna diciotto grandi nicchie absidate ed altrettante piccole nicchie sollevate da terra a sezione rettangolare in guisa di ninfeo anatolico ed è stato costruito in mattoni. La costruzione, posta al centro della città e nei pressi del foro, richiese un grandissimo impegno dal punto di visto architettonico e pratico.
Lungo le naumachie corre parallelo l’attuale Corso Umberto I. che fungeva da terrazzamento, infatti il lungo prospetto murario serviva a terrazzare più a valle il colle con lo scopo di contenere una cisterna enorme in cui potevano riversare le cisterne più a monte. Sono molto diverse le ipotesi sul suo uso, non servì certamente ai giochi navali, contrariamente all’origine del nome, è più probabile che la Naumachia fu una sorta di Gymnasium, un luogo dove fare esercizi di ginnastica. La pavimentazione fu realizzata con blocchi poligonali lavici. Da questo sito proviene un meraviglioso torso maschile acefalo di tipo prassitelico oggi conservato nel Museo Archeologico di Badia Vecchia.