Geografia Alicudi
Alicudi, isola d’origine vulcanica, è la più isolata dell’intero arcipelago, dista 34 miglia da Lipari e ha una superficie di 52km che si sviluppa irregolarmente sul monte Filo dell’Arpa (675m) . La parte emersa dell’isola è solo una porzione dell’estinto cono vulcanico che si estende a 1550 m al di sotto della superficie.
L’isola è abitata soltanto sul versante orientale, mentre la parte occidentale, a causa dell’aspro territorio, non consente né le colture né l’edificazione perché è percorsa da canaloni e vecchie colate laviche che incrociandosi tagliano verticalmente tutto il costone ovest della montagna. La parte abitata si sviluppa totalmente sul lato sud-orientale lungo l’intera altezza dell’isola; il punto principale è il porto, sede delle botteghe e della posta. Da questo punto iniziano tutte le stradine che conducono alle 6 contrade che suddividono l’isola. Le sei contrade sono tutte collegate tra loro da una rete di ripide mulattiere, le quali necessitano di una discreta forma fisica per essere percorse. Sull’isola si trovano numerose spiagge ma solo una di queste è vicina all’area portuale ed è raggiungibile a piedi.
Per raggiungere le altre spiagge è necessario usufruire di un’imbarcazione. L’economia isolana è basata sull’agricoltura, l’allevamento e la pesca. Il turismo è un fenomeno marginale che raggiunge una certa importanza solo durante il mese d’Agosto. Nell’isola c’ è solo un albergo con l’unico bar-ristorante, ma è possibile trovare camere o case in affitto.
É evidente, ancor prima di sbarcare, l’importanza del ruolo che l’agricoltura assunse e assume tutt’ora per il sostentamento delle popolazioni locali. Gli abitanti, per sopperire al territorio fortemente scosceso, plagiarono l’aspetto dell’isola costruendo dei grandi gradoni in pietra, edificati a secco (senza l’utilizzo di malta) e destinati alle coltivazioni di ulivi, viti, alberi da frutto e ortaggi.
La vegetazione spontanea è tipica della macchia mediterranea; le specie tipiche sono: fichi d’india, ginestre, eucaliputus, erica, palme nane, capperi delizia delle Eolie, che vengono conservati sotto sale, i fichi, che vengono essiccati al sole, le canne, impiegate per costruire cesti e pergolati e tutte le spezie (rosmarino, salvia e alloro, ingredienti fondamentali nella cucina eoliana). Ad Alicudi sono totalmente assenti falde acquifere, l’acqua viene raccolta dai tetti ed incanalata nelle cisterne, di norma interrate.
L’architettura delle case conserva quelle peculiarità che le hanno rese celebri. Si tratta di abitazioni basse, smussate , dai colori pastello, il blu degli infissi richiama l’intenso colore del mare e sono presenti le tipiche terrazze a livello, sovrastate da un pergolato che solitamente affaccia sul mare. Alcune di queste abitazioni mantengono ancora “u refrigeraturi”, un piccolo ambiente posto allo sbocco di condotti ipogei dove soffia il vento ad una temperatura di 10c°.
Oltre all’aspra natura del versante occidentale, enorme interesse riscuote la ricca e varia fauna. Durante i periodi primaverili e autunnali l’isola vede il ritorno di uccelli migratori quali gru, cormorani, oche selvatiche, fenicotteri e pellicani. Tra le specie che popolano l’isola tutto l’anno meritano particolare attenzione la Berta, il Falcone della Regina e il Falco Cuculo.
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