Immersioni a Salina
L’arcipelago eoliano ha sempre attratto naviganti e turisti da tutto il mondo per i paesaggi unici, per la sue testimonianze storiche e per le acque cristalline ricche di vita, piene di contrasti e dai fondali che custodiscono una storia tumultuosa fatta di eruzioni, maremoti, invasioni e pirateria. Nonostante la vocazione turistica che questa meta ha sviluppato negli ultimi 50 anni, gli isolani sono riusciti a preservare una natura selvaggia ed un mare incontaminato. I fondali contrastanti dal bianco della pomice a quelli neri di origine vulcanica, una costa frastagliata piena di insenature, faraglioni e grotte di una disarmante bellezza, hanno reso le Isole Eolie la meta prediletta per tutti gli appassionati subacquei. Sono numerosi i siti dove è possibile effettuare immersioni a Salina. Ogni sito racchiude un fascino unico e regala delle emozioni sempre nuove. I fondali, popolati da numerose specie ittiche come cernie, murene, polpi, calamari, barracuda e branchi di occhiate, hanno una struttura orografica molto variegata; si trovano anfratti, pareti, insenature, grotte, faraglioni e vecchi crateri sommersi, colorati da colonie di spugne e gorgonie.
Secca di Pollara
- Difficoltà: facile
- Profondità: max 35mt.
- Visibilità: ottima
L’intera immersione si svolge lungo la baia di Pollara, luogo di enorme suggestione per la sue caratteristiche morfologiche. La baia si è formata dal crollo di una parte del cratere su cui poggia l’intera zona abitativa. L’immersione avviene a 100m dalla costa, in corrispondenza del faraglione che testimonia la natura vulcanica della cala. La visone sottomarina di questo scoglio è davvero unica, le pareti sono abitate da murene, polpi e piccole cernie. Arrivati alla profondità di 25 m ha inizio la secca, caratterizzata da un fondale sabbioso alternato da piccoli scogli ricoperti di poseidonia. L’immersione prosegue discendendo lungo le pareti rocciose della secca, quali si presentano ricche di anfratti, insenature, grotte e canyon, ambiente ottimale per stelle marine, cerianti astroides, gorgonie e per numerose specie ittiche come rombi, cernie, saraghi e seppie.
Secca del Capo
- Difficoltà: elevata
- Profondità: 40-45m
- Visibilità: ottima
L‘immersione in questo punto ostico è consentita a sub con brevetto avanzato per le forti correnti e le profondità che si aggirano intorno ai 45m, per questo è consigliato effettuarla solo con condizioni atmosferiche ottimali. L’immersione ha inizio a circa 10 metri di profondità dove una parete rocciosa bianca sprofonda fino a 45m. Tra le fenditure e gli anfratti della secca è facile incontrare grossi pesci come cernie, gronghi e murene che hanno trovato un habitat ideale per la rigogliosa presenza di flora marina. La parete che compone la secca scende quasi verticalmente e crea un paesaggio suggestivo che sprofonda nelle scure acque dal blu infinito. Il basamento mostra caratteristiche differenti e per la numerosa presenza di anfratti è possibile incontrare numerose specie di pesci da tana.
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Tre pietre
- Difficoltà: media
- Profondità: da 20 a 40m
- Visibilità: buona
A sud-est del porticciolo di Rinella, tre piccoli scogli affioranti indicano il punto in cui effettuare l’immersione. Da qui, attraverso un gradino, si giunge in un fondale roccioso ricco di Clavelina, Astroides, Stelle Pentagono e Poseidonia. Questa immersione può essere praticata sia da principianti che da sub esperti; l’obiettivo è quello di raggiugnere una piramide rocciosa posta al termine della dorsale che da un fondale di circa 40 m. si staglia per oltre 20 m. di altezza. La piramide, ricca di anfratti, è tana per murene e grondi e la parte più esposta alle correnti si distingue per la fitta presenza di gorgonie gialle e qualche spirografo.
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