Milazzo: cosa vedere
La città di Milazzo non è soltanto una nota meta balneare ma è una perla storica, dal fascino antico intramontabile, è una tappa necessaria per chi ama rivivere le atmosfere storiche che variano dal periodo greco a quello medievale, è una città che parla ancora del suo passato, le strutture mantenutesi nel tempo, imperiose ed imponenti, sono eco forte dei signoreggianti padroni che hanno voluto fare di Milazzo la propria città.
Milazzo deve molto al turismo, soprattutto nelle stagioni estive, il suo meraviglioso tratto costiero è uno dei più lunghi della Sicilia.
Milazzo è stato un borgo, lo testimoniano le mura antiche, i quartieri medievali e la cittadella che fu fortificata durante il periodo arabo, sebbene la sua funzione difensiva la svolgeva già dai tempi della presenza dei greci, che avevano fatto di Milazzo una vivacissima acropoli.
Un luogo affascinante di Milazzo è sicuramente il Borgo, dove il primo fine settimana di ogni mese si tiene un mercatino dell’antiquariato. L’ingresso al borgo coincide con l’inizio di via Impallomeni, fiancheggiata da ambo i lati dal Quartiere Militare Spagnolo (1585-1595). All’interno del borgo vi sono numerosi edifici religiosi, per esempio il bellissimo Santuario di San Francesco di Paola, edificato nel Quattrocento e ristrutturato nel Settecento, mantenendo poco dello stile precedente. Di fascino e interesse architettonico sono la facciata esteriore e la cappella interna di Gesù e Maria. Di singolare bellezza è l’altare a specchi con decorazioni in legno intagliato e dorato, al centro del quale si trova una delicata Madonna col Bambino di Domenico Gagini (1465). Sempre nel borgo storico si trovano il Palazzo dei Vicerè, risalente al XVIII secolo e fortemente dominato dallo stile Barocco, la chiesa della Madonna del Rosario che fino al 1783 era il Tribunale dell’Inquisizione.
Milazzo: la città bassa
E’ sicuramente la zona più recente, la sua costruzione risale al XVIII secolo, la città fu abbandonata per stanziarsi in una zona più vicina al mare. Il centro della città bassa ruota intorno a piazza Caio Duilio, accanto alla quale si tiene ogni mattina un mercatino del pesce.
La piazza è fiancheggiata, sul lato ovest, da Palazzo Marchese Proto (che fu quartier generale di Garibaldi) e, sul lato est, dall’elegante facciata della Chiesa del Carmine, dove accanto è possibile ammirare il Convento del Carmine, oggi sede di uffici comunali.
Si prosegue sull’antica strada reale, oggi via Umberto I, fiancheggiata ancora da qualche palazzo signorile purtroppo rovinato. Sulla parallela si trova il Duomo Nuovo, edificio degli anni ’30 dove al suo interno sono custodite alcune tele: all’altar maggiore, ai lati della statua lignea di S. Stefano, S. Pietro e S. Paolo (1531), tele provenienti da un polittico smembrato, opera di Antonello de Saliba, autore anche di un’Adorazione dei Pastori: una bella Annunciazione dal vivace colorismo di influenza veneziana e un S. Nicola in trono e storie della sua vita, attribuiti entrambi ad Antonio Giuffrè, pittore di scuola antonelliana (fine XV sec.).
All’incrocio con via Cristoforo Colombo si incontra il Villino Greco, in stile liberty, con fregi a decorazioni floreali e motivi zoomorfi.
Passeggiando lungo la zona del Capo, dal piazzaletto antistante la Chiesetta della SS. Trinità, è possibile godere di uno spettacolo mozzafiato: si offre alla vista Milazzo in tutto il suo splendore, la cittadella e la falce del promontorio, quasi come se fossero quadri appena dipinti da una mano sapiente che ama questo luogo così bello ed affascinante. A ponente la costa si apre in una bella lingua di sabbia e una strada costiera che corre parallela al mare conduce alla Grotta di Polifemo, luogo dove la mitologia racconta dell’incontro di Ulisse col Ciclope.
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