Nautica Stromboli
La storia di Stromboli, come per l’intero arcipelago, ruota intorno al mare, fonte di sostentamento, di lavoro e novità. Lo stesso cinema, negli anni sessanta, comprese il legame inconfutabile tra questi: le isole e la loro vocazione alla pesca e alla marineria. Nel 1960 il team della Panaria Film, con un notevole spirito avventuriero, fece le prime riprese subacquee con l’intenzione di far scoprire un mondo segregato ad una ristretta cerchia di appassionati. La vocazione di questo popolo al mare ed il legame imprescindibile, fortificatosi nel corso dei millenni, hanno segnato il volto e la cultura, ancora oggi tangibile nelle tradizioni locali. Il bisogno primario di sussistenza spinse per millenni gli abitanti verso il mare, fonte inesauribile di cibo; questo legame si trasformò in un rapporto cosi forte da rendere, oggi, le due cose un’ entità unica, tangibile a tutti coloro che si avventurano nell’arcipelago.
Informazioni utili sulla nautica
Solcare le acque dell’arcipelago eoliano che sprofondano rapidamente oltre i duemila metri è un’ esperienza unica che vi appagherà totalmente, ma navigare alle Eolie senza prestare attenzione ai pericoli che vi si trovano può riservare spiacevoli sorprese. Fate attenzione alla secca rocciosa tra Punta Lena e Strombolicchio, allo scoglio affiorante di Punta Lambronzo, situato a circa 100 m. dalla costa e alla zona interdetta tra Punta Lambronzo e Punta Chiappe (mantenetevi a 500m. dalla riva per caduta massi). E’ vietato l’ancoraggio e la pesca nella zona adiacente a Punta Lena per la presenza di cavi sottomarini. L’isola più settentrionale dell’arcipelago, con un periplo di nove miglia, è composta da due nuclei abitativi, il primo prende il nome dall’isola stessa, il secondo è Ginostra, situato nella parte sud-occidentale dell’isola. Gli attracchi principali dell’isola sono quelli di Scari e di Ginostra, ma sono presenti altri due moli nella zona di Ficogrande, uno utilizzato dalla nave cisterna che rifornisce l’intera isola di acqua, l’altro era il vecchio approdo ormai parzialmente insabbiato, consigliato in caso di venti provenienti da sud.
Molo di Scari
Un pontile lungo una cinquantina di metri si erge sul mare, questo è il principale approdo dell’isola, ma è totalmente esposto agli agenti atmosferici. Il molo utilizzato per lo sbarco di traghetti ed aliscafi consente l’approdo temporaneo, fate attenzione ai resti metallici di un vecchio sbarcatoio; in questa zona è possibile effettuare rifornimento di carburante ed acqua. La zona adiacente al molo è ricca di ristoranti, alberghi, bar, supermercati, ed è il punto più indicato per fare provviste.
Il molo di Ficogrande
Fondo marino: sabbioso
Fondali: in banchina da 2 a 9 m
Nella baia di Ficogrande sono presenti due moli, uno riservato alla nave cisterna che rifornisce d’acqua l’intera isola e nell’altro è consentito l’ormeggio alle imbarcazioni da diporto e pesca. Il molo si presenta parzialmente insabbiato ed è consigliato in caso di vento proveniente da sud.
Il porto di Ginostra:
Il porto situato nella parte sud-occidentale dell’isola, fino a pochi anni fa, deteneva il record di porto più piccolo al mondo, nel 2004 fu costruito un secondo molo per facilitare le operazioni di sbarco. Il nuovo molo, costruito per aliscafi e traghetti, non permette la sosta, questa può avvenire nel pertuso (l’area corrispondente col vecchio porto), che è incastonato nella roccia e ospita solo tre piccole imbarcazioni per volta. Nel porto è assente qualsiasi tipo di servizio, una lunga scalinata vi condurrà nella zona abitata dove sono presenti qualche ristorante, un bar e qualche bottega. A meno di cento metri dal porto vi è una boa dove è possibile attraccare. Fate attenzioni al piccolo porto di Ginostra, manovrate con estrema cautela, le dimensione sono molto ristrette e numerose sono le rocce raffioranti.
Ancoraggio a Stromboli:
Se desiderate ancorarvi è bene sapere che non sono molti i posti dove sarà possibile farlo, le elevate profondità delle acque difficilmente lo permettono. Il posto più indicato per ancorarvi si trova davanti alla spiaggia di Ficogrande, in corrispondenza del ristorante la Tartana, facilmente individuabile anche dal mare. A est di Punta Lena, di fronte alle ben visibili barche dei pescatori tirate a secco, le profondità si aggirano attorno ai venti metri. A circa 100 m dal porto di Ginostra un fondale roccioso ed irregolare, di una ventina di metri, vi permetterà di gettare l’ancora. Nell’isola sono assenti porti turistici, durante il periodo estivo un campo boe, gestito da Sabbienere con servizio di transfer, vi permetterà di lasciare l’imbarcazione in totale sicurezza e godervi l’atmosfera magica che quest’isola regala.
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